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Corigliano Rossano, operai del verde pubblico ormai senza speranza

Si affievolisce la fiducia in una possibile riassunzione. Per protesta erano saliti sul tetto di una scuola

«Sono trascorsi ormai circa tre mesi dalla nostra iniziativa di protesta pacifica per richiamare l’attenzione del Comune sulla nostra situazione di operai del verde pubblico senza lavoro ormai da un anno e più senza avere avuto un segnale sulla promessa di tornare al lavoro con mansioni legate all’ambiente. Abbiamo trascorso ancora una volta le feste del Natale nella disperazione più nera aspettando notizie». Sono i lavoratori storici del Verde pubblico, originariamente in 12 e rimasti in 6 lo scorso 16 ottobre a reclamare il loro diritto al lavoro. E il numero potrebbe ancora dimezzarsi in considerazione che alcuni di loro non vedendo via d’uscita potrebbero avere cercato altrove un tipo di occupazione qualsiasi. Coloro i quali erano saliti ancora una volta sul tetto delle scuole di Viale De Rosis, rimanendovi per tre giorni e tre notti sotto le intemperie ed il freddo, assistiti dal responsabile del Cub, Bruno Graziano, avevano interrotto la protesta in seguito all’intervento del Prefetto di Cosenza, che aveva convocato il sindaco, l’amministratore dell’Ecoross, l’azienda a cui è stato affidato l’appalto del verde pubblico, il segretario sindacale Cub, Bruno Graziano, intravedendo uno spiraglio, per ritornare al lavoro.

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