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Cosenza, 400 tonnellate di rifiuti in attesa di essere raccolte "decorano" la città

Quattrocento tonnellate di spazzatura sul territorio comunale di Cosenza in attesa di essere raccolte. Tre settimane di stop del residuo a causa dell'indisponibilità delle discariche hanno lasciato il segno. Dalla estrema periferia e cioè dalle frazioni a sud del capoluogo passando dalla città vecchia fino ad arrivare alle zone centrali è un susseguirsi di mucchi di immondizia. Lo stabilimento della Calabra Maceri fa quel che può, ma la capienza è limitata e i conferimenti da giorni sia pure con qualche deroga non possono tenere conto delle esigenze dei vari comuni. Ora si fa leva sulla nuova ordinanza regionale ieri dalla Santelli. Da Palazzo dei Bruzi continuano a tuonare contro tutti (Regione e Ato) e anche contro i proprietari dell'impianto rendese dove fanno tappa il residuo e organico prima del trasferimento definitivo in discarica.

In particolare l'assessore Carmine Vizza. «Purtroppo la città è inguardabile, proprio ora che sta avvenendo la ripresa sia pure graduale dopo lo stop per l'emergenza sanitaria, avremmo voluto offrire uno scenario diverso ai nostri concittadini e a quanti si recano a Cosenza. E invece... Calabra Maceri soltanto dopo le nostre reiterate proteste ha inteso chiedere agli uffici dell'Ato Cs l'elenco dei comuni che hanno delle priorità. E tra questi c'è ovviamente Cosenza. Fino ad un certo punto abbiamo rilevato soltanto l'innalzamento di barriere (Calabra Maceri ha però risposto alle accuse del Municipio con la tabella dei debiti accumulati dall'Ato e dai vari enti sui quali spicca proprio il capoluogo: ndr) ed il risultato è che la nostra città si ritrova nuovamente sommersa di rifiuti».

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza

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