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Autostazione di Cosenza: si “accomoda” in un'auto non sua, il proprietario lo minaccia con un seghetto VIDEO

Ci risiamo. Stessa storia, stesso posto, stesso bar - canterebbe Max Pezzali - e non ci sarebbe andato... molto lontano. Ciò che accade in zona Autostazione, a Cosenza, rischia di non fare più notizia, perché è trito e ritrito. E il bar c'entra, tanto per non venire meno al ritornello in salsa 883, perché la maggior parte degli episodi di violenza o microcriminalità che si susseguono da settimane, si verificano in prossimità degli esercizi commerciali.

L'ennesimo episodio da bollino rosso

L'ultimo episodio in ordine cronologico che ha fatto scattare l'allarme si è verificato ieri. Un ragazzo si è introdotto in un'auto non sua nonostante il proprietario della vettura lo invitasse a desistere dall'intento. A quel punto, il clima si è surriscaldato e quest'ultimo ha cercato di far scendere l'"ospite" brandendo un seghetto. Ne è seguita una piccola colluttazione. Tutto ripreso da alcuni passanti. L'ennesimo episodio che si verifica in una zona da tempo soggetta a raid vandalici, violenze e tentativi di furti. Tutto è avvenuto in una fase in cui le forze dell'Ordine, che spesso presidiano la zona, non era appostate.

Commercianti indignati

Ormai da mesi richiedono l'istituzione d'un presidio fisso delle forze dell'Ordine e, in circostanze del genere, tornano alla carica. Sono i commercianti dell'Autostazione, sempre più indignati. «Un altro fatto inquietante si è verificato nei pressi dell'autostazione, di fronte alle corsie dei pullman, in via Medaglie d'Oro. Il video ritrae un uomo costretto a difendersi personalmente nei confronti di un ragazzo che si era introdotto abusivamente nella sua macchina. La zona è proprio quella dove, di solito, sostano le macchine dei carabinieri per effettuare una maggiore sorveglianza», afferma Luigi Mastrandrea, promotore dell'associazione Brutia commercianti. «Basta quindi poco perché tutto ritorni come era prima. Torniamo a chiedere, a gran voce, ancora una volta, un posto fisso di polizia! Un deterrente costante che serva ad evitare che queste situazioni possano ripetersi. Questa fase, che è quella in cui il cittadino si fa giustizia da solo, è la più pericolosa! Non aspettiamo che succeda qualcosa di molto più serio. D'altronde penso che, fare sostare 2-3 volanti dei carabinieri in questa zona, per diverse ore al giorno, non sia una spesa minore e comunque un impegno minore, anche da un punto di spesa materiale, in confronto a una, due persone, che facciano un pattugliamento, circolando in tutta l'aria dell'autostazione e quindi garantendo, in tutta l'area, costantemente, la dovuta sorveglianza. Penso che i tempi siano ormai più che maturi per arrivare a questo».

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