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Libera a Cosenza. Ferrami: “Dopo la morte di mio padre ci spostavamo in continuazione”

«Quando è morto mio padre ero molto piccolo, avevo 9 anni», sottolinea, emozionato, Pierluigi Ferrami. Suo padre Lucio fu vittima del racket. «Non capivo quello che stava accadendo e i grandi cercavano di nascondermi l'episodio accaduto. In quegli anni pesava l'assenza di mio padre e c'erano anche altre cose a dare fastidio: cambiavamo casa spesso e velocemente».

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