Avrebbero coperto le missioni fantasma dell'ormai ex sindaco di Scalea e adesso si trovano a dover affrontare una situazione un po' più complicata del previsto.
Infatti, nonostante le festività natalizie le difese dei dipendenti dell'Asp - coinvolti nell'inchiesta “Ghost work” della Procura di Paola - sono al lavoro soprattutto dopo la decisione di Gennaro Licursi di patteggiare. Il primo cittadino di Scalea - che dal 24 dicembre si è ufficialmente dimesso dal suo incarico con dimissioni irrevocabili - dopo essere finito ai domiciliari lo scorso 12 dicembre ha chiesto alla Procura di patteggiare la pena a due anni.
L'articolo completo nell'edizione odierna della Calabria della Gazzetta del Sud.
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